PREMESSA
Lo SPI-CGIL (Sindacato Pensionati) insieme alla FLC-CGIL (Fed. Lav. della Conoscenza) e all’AUSER Torino (Ass. di volontariato fondata da Spi e Cgil), nel 2006 si è posto il problema di non disperdere le competenze acquisite dagli Insegnanti al momento del pensionamento, soprattutto in una fase di uscite numerose di questi soggetti dai posti di lavoro per la quiescenza.
Questa nostra scelta veniva messa in atto, mentre si registravano forti bisogni di crescita di conoscenze dei vecchi e dei nuovi cittadini, bisogni in continuo ampliamento e con il verificarsi di numerosi casi di deprivazione sociale, economica e di competenze.
Undici anni di sperimentazione del Progetto “Se non sai non sei” hanno visto crescere il numero degli Insegnanti coinvolti e la loro soddisfazione, così come l’allargamento dell’utenza, la sua diversificazione e il gradimento per i Laboratori avviati.
La conoscenza del Progetto ha indotto istituzioni comunali e scolastiche a fare richieste di ulteriori ampliamenti delle zone in cui il Progetto è attivo. Nato con 25 Insegnanti pensionati volontari per 106 utenti, il Progetto nell’anno scolastico 2016-2017, grazie all'impegno di 151 Insegnanti pensionati volontari, ha raggiunto un totale di 1.105 utenti, realizzando 13 Laboratori di Italiano per Stranieri, 32 Laboratori di Sostegno Scolastico a ragazze/i e 4 a detenuti e 1 a agenti carcerari, 57 Laboratori di Informatica per anziani.
Per continuare a sviluppare l’intervento, mantenendolo sostenibile economicamente, riteniamo necessario ottenere il sostegno, anche economico, da parte di tutte le strutture e istituzioni che si occupano di sviluppo culturale e sociale dei cittadini.
Diamo conto di quanto già avviato e delle prospettive future e riteniamo che il progetto “Se non sai, non sei” possa essere annoverato tra le buone pratiche da mettere in valore.
IL CONTESTO IN TORINO E PROVINCIA
Il valore delle competenze formative degli Insegnanti in pensione volontari senior
Un’intera vita dedicata all’insegnamento è un valore che non si appanna nel momento in cui si va in pensione. E’ un bagaglio che si è continuamente arricchito nel corso della propria vita professionale attiva e che ognuno ha dentro di sé e che il Progetto può attivare a favore di:
Nuovi bisogni sul territorio
Sono sempre più numerosi sul territorio i soggetti con bisogni formativi e desiderio di apprendimento che, per vari motivi, non possono trovare immediata risposta nelle istituzioni preposte alla formazione (donne, uomini, adolescenti bambini migranti con gap linguistici; bambini o adolescenti italiani con difficoltà scolastiche; anziani italiani privi di conoscenze informatiche a confronto con una progressiva informatizzazione di procedure).
OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO
E’ un’offerta di Spi e Auser ad un ceto sociale (gli Insegnanti in pensione) ricco di competenze maturate in un’intera vita dedicata all’insegnamento, a cui viene offerta la possibilità di essere attivi come volontari nel territorio per promuovere l’incontro volontario tra il “valore di competenze formative” e i “bisogni formativi” (soggetti utenti-discenti con bisogni formativi di fasce deboli), creando per tutti più inserimento sociale, più cittadinanza e un vero dialogo interculturale.
Gli obiettivi per gli INSEGNANTI IN PENSIONE VOLONTARI SENIOR
1.
Sentirsi utili e valorizzati con un impegno a misura delle proprie esigenze
Tre ore alla settimana, da vivere facendo esperienze di docenza in modo del tutto nuovo in un rapporto uno a uno o con piccoli gruppi. Accompagnare un/una migrante, un bambino, un adolescente, un anziano verso l’emancipazione che deriva dal “sapere”. In un contesto “valorizzante” (il Progetto), “organizzato” (l’associazione che già svolge attività sul territorio).
2.
Nel proprio territorio di residenza
Il Progetto è strutturato per “Quartieri” o “Comuni”. Questo evita lunghi spostamenti e favorisce un radicamento nel proprio territorio di residenza. Un investimento di tempo, dedicato a conoscere il territorio, le sue reti associative e i suoi abitanti nativi o migranti, che aumenta il “senso di sicurezza”, consente di entrare in reti socializzanti e/o solidaristiche che sono sempre più preziose e sviluppa in modo positivo il dialogo tra diverse culture.
Gli obiettivi per i SOGGETTI UTENTI-DISCENTI
L’analisi dei bisogni dei soggetti utenti-discenti ha dato origine ai seguenti gruppi di attività:
1) Laboratori di Italiano per Giovani e Adulti migranti (donne e uomini)
Consentono a questi soggetti di intraprendere un percorso di perfezionamento della lingua italiana di base necessaria per la loro vita quotidiana (il mercato, gli uffici pubblici, lo scambio di comunicazioni con gli insegnanti dei figli, la ricerca del lavoro) e per migliorare lo scambio interculturale.
Si tratta di soggetti a rischio di esclusione sociale e povertà derivante dalla mancanza di reddito e lavoro cui i Laboratori di Italiano sono offerti gratuitamente come strumento di integrazione, socializzazione, acquisizione di competenza linguistica che migliora l’accesso a opportunità formative professionalizzanti e al lavoro, crea pari opportunità per le donne migranti.
2) Laboratori di Sostegno scolastico per Minori italiani e migranti
Consentono a questi soggetti che frequentano i vari gradi di Scuola Pubblica di ricevere sostegno per accelerare il loro perfezionamento della Lingua Italiana e la loro riuscita scolastica, oltre che sviluppare fin da subito uno scambio più intenso con le nuove culture.
3) Laboratori di Informatica di base per Anziani/e
Consentono a gruppi di anziani/e di avvicinarsi ad alcune procedure informatiche di base (scrivere una lettera al computer, mandare e ricevere un messaggio e-mail, consultare siti circoscrizionali, comunali, provinciali o regionali per la ricerca dei servizi on line a loro destinati), ma anche di cimentarsi con le nuove tecnologie. Da un paio di anni sono organizzati in zona Lingotto corsi di smartphone e nell’anno 2016-2017 sono stati allargati ad altre zone di Torino e Provincia (Nichelino). Questi corsi sono molto richiesti e gli utenti li frequentano con costanza,. La flessione di utenti dei laboratori di informatica fra l’anno 2015-2016 (n. 749) e l’anno 2016-2017 (n. 645) è dovuto anche al cambio di tipologia di laboratorio. I laboratori di smartphone devono avere un numero di utenti più basso (massimo 5 o 6) per dare modo a ognuno di utilizzare il proprio smartphone e di essere adeguatamente seguito dal docente.
In presenza del fenomeno, positivo in sé, di una crescente informatizzazione di servizi pubblici e privati, gli anziani e le anziane sono a rischio di isolamento sociale o con scarse opportunità di partecipazione. I Laboratori di Informatica organizzati dal Progetto sono loro offerti gratuitamente come strumento di socializzazione e acquisizione di competenze informatiche per l’accesso alle informazioni e ai servizi on line di enti pensionistici, sanitari, Circoscrizioni, Comuni, Province, orari di mezzi di trasporto, ecc. nonché possibilità di comunicare con figli o parenti lontani.
4) Laboratori di Sostegno scolastico a Carcerati
Per Medie Superiori: consentono a un gruppo di carcerati del Carcere Vallette (Torino) iscritti come privatisti a Istituti Professionali pubblici di avere sostegno scolastico per affrontare a fine anno scolastico gli esami in carcere per il passaggio alla classe successiva o per il Diploma di Scuola Media Superiore. Nell’anno 2016-2017 è stata attivata anche una classe di III-IV con indirizzo sociosanitario/sottoindirizzo Criminologico relazionale per gli agenti carcerari a cui hanno partecipato circa 30 agenti.
Per albatetizzazione italiana a stranieri: consentono a detenuti stranieri/e in detenzione temporanea di apprendere la lingua italiana.
5) Pre-test di Italiano A2 per immigrati richiedenti la carta di soggiorno CE.
Questa attività è iniziata a ottobre 2011 in collaborazione con l'Ufficio Immigrazione della Cgil. Agli immigrati che richiedono la carta di soggiorno CE e che devono sostenere il test A2 di italiano è stata offerta la possibilità di effettuare un pre-test di livello A2 e di essere poi sostenuti con lezioni individuali da 2 insegnanti per superare il test A2 di italiano al CTP.
6) “La Scuola dei Compiti” – Progetto del Comune di Torino
Un progetto del Comune di Torino (Assessorato alle Politiche Educative) contro la dispersione scolastica che è giunto al quarto anno di attività e ha coinvolto 40 Istituti Scolastici distribuiti nei 10 quartieri di Torino (25 Scuole Secondarie di I grado e 15 Scuole Secondarie di II grado). Auser-Spi hanno collaborato nella fase unica del Progetto da gennaio a maggio 2017 che comprendeva 13 lezioni di recupero (nel 2015-2016 le fasi erano state due: una in autunno-inverno e una in primavera con 18 lezioni) in 10 Scuole Superiori e 17 Medie Inferiori con 18 Insegnanti del Progetto “Se non sai non sei” supportando in 127 corsi di recupero glistudenti universitari Tutor che hanno fornito sostegno scolastico, in altrettanti gruppi, a circa 1.200 studenti di Sc. Medie Inferiori e Superiori con funzioni integrative in ordine all’apprendimento di un efficace metodo di studio e agli aspetti relazionali dell’insegnamento.
Metodologie innovative
Metodologia A
Il Progetto intende sviluppare il volontariato fra gli Insegnanti pensionati (Volontari Senior) per Attività formative GRATUITE
Verso i Volontari Insegnanti in pensione il Progetto prevede delle specifiche tipologie di reclutamento-adesione e una specifica formazione dei volontari (Corso annuale di formazione per l’Insegnamento dell’Italiano a stranieri L2 tenuto da una docente formatrice glottodidattica di insegnanti di L2 che collabora con l’Università di Siena per i corsi Ditals).
Metodologia B
Il Progetto è realizzato IN RETE con enti/risorse già esistenti sul territorio, che sono Partner di rete, come ad esempio:
B1 -Biblioteche civiche che mettono a disposizione salette per i Laboratori di Italiano per adulti stranieri e/o sale dotate di postazioni informatiche in rete per i Laboratori di Informatica per anziani organizzati dal Progetto e pubblicizzano i Laboratori del Progetto sui loro abituali strumenti di comunicazione verso i cittadini. Le ricadute positive e sinergiche sono: maggior afflusso di utenti-discenti alle attività formative di Progetto, più ampio utilizzo dell’investimento fatto dai Comuni nelle Biblioteche civiche, avvicinamento di migranti e anziani (donne e uomini) ai servizi e alle opportunità istituzionalmente offerte dalle Biblioteche civiche.
B2 - Direzioni Didattiche che mettono a disposizione una aula per alcune ore la settimana e pubblicizzano fra le madri migranti degli scolari i Laboratori di Italiano per donne migranti del Progetto. Le ricadute positive e sinergiche sono: maggior afflusso di madri migranti-discenti alle attività formative del Progetto, miglioramento delle relazioni scuola-famiglia immigrata grazie all’apprendimento dell’Italiano da parte delle mamme migranti.
B3 - Sedi decentrate di Spi Provinciale Torino (denominate Leghe) - strutture diffuse e capillari sul territorio (una in ogni Circoscrizione-Quartiere di Torino e una in ogni Comune della Provincia di Torino).
Ogni Lega ha un responsabile + uno sportello immigrati + alcuni volontari pensionati che pubblicizzano i Laboratori di Informatica di base fra gli anziani del loro territorio e i Laboratori di Italiano fra gli utenti del loro sportello immigrati. In qualche caso sono anche in grado di mettere a disposizione i locali attrezzati per i Laboratori del Progetto o comunque una sede in cui gli Insegnanti volontari si ritrovano per organizzare l’intervento del Progetto sul territorio specifico. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di utenti-discenti migranti e anziani alle attività formative del Progetto, più ampio utilizzo delle sedi/strutture, avvicinamento di nuovi anziani ai servizi di consulenza pensionistica, fiscale, sociale offerti dalle Leghe, avvicinamento di nuovi migranti ai servizi di consulenza offerti dalle Leghe ai migranti.
B4 - Sindacati Scuola (come FLC Provinciale Torino) che pubblicizzano il Progetto tra gli Insegnanti loro iscritti in procinto di andare in pensione e trasmettono al Progetto le adesioni di nuovi Insegnanti pensionati volontari.
B5 - Associazioni di volontariato (come Asai Torino) operanti per i minori italiani e stranieri (e le loro famiglie) con attività educative, ricreative, sportive, di sostegno scolastico che offrono un ambito organizzato (locali, reclutamento di minori italiani e stranieri con difficoltà scolastiche) per i Laboratori di sostegno scolastico a minori organizzati dal Progetto e un ambito organizzato (locali, reclutamento di adulti stranieri) per i Laboratori di Italiano per adulti stranieri organizzati dal Progetto. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di destinatari migranti-discenti alle attività del Progetto, volontari Senior qualificati (Insegnanti in pensione del Progetto) per le attività delle Associazioni.
B 6 – Parrocchie cattoliche (come a Pinerolo) operanti per i minori italiani e stranieri con attività educative, ricreative, sportive, di sostegno scolastico che offrono un ambito organizzato (locali, reclutamento di minori italiani e stranieri con difficoltà scolastiche) per i Laboratori di sostegno scolastico organizzati dal Progetto. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di minori alle attività del Progetto, volontari Senior qualificati (Insegnanti in pensione del Progetto) per le attività di sostegno scolastico delle Parrocchie.
B7 - Associazioni di Migranti (come AST – Associazione Senegalesi Torino) che pubblicizzano il Progetto fra i migranti loro associati reclutando migranti-discenti ai Laboratori di Italiano organizzati dal Progetto.
Metodologia C
Il Progetto è strutturato per Quartieri/Comuni.
Si è scelto che le Attività di progetto rivolte agli utenti-discenti non fossero concentrate nella sede SPI CGIL di Torino ma fossero decentrate nel modo più capillare possibile sui territori di riferimento (Circoscrizioni-Quartieri per il Torino – piccoli Comuni per la Provincia).
Le Attività si svolgono quindi nel Quartiere o Comune in cui abitano sia i Volontari sia gli utenti-discenti con le seguenti ricadute positive:
- le sedi delle Attività possono quasi sempre essere raggiunte a piedi o con qualche fermata di mezzi pubblici e ciò agevola l’adesione al Progetto sia dei Volontari, sia degli utenti-discenti
- abitando nella stessa porzione di territorio è fortemente probabile che gli Insegnanti Volontari Italiani e gli utenti-discenti migranti o anziani che si sono conosciuti nell’ambito delle attività formative del Progetto (nei Laboratori) si incontrino poi nei negozi in cui vanno a fare la spesa, per la strada, all’ufficio postale, al mercato, al bar, consolidando una relazione di fiducia che si è creata durante l’attività di Progetto, moltiplicando occasioni di interscambio (saluti o brevi conversazioni) che avvengono in luoghi pubblici sotto lo sguardo della comunità residente con un ulteriore effetto moltiplicatore di fiducia e con l’effetto di espandere il raggiungimento dell’obiettivo di creare e consolidare legami sociali e inter-culturali all’interno di quartieri urbani o aree extraurbane o a rischio di disgregazione.
Le suddette METODOLOGIE sono PILOTA (PROTOTIPALI) e SPERIMENTALI poiché anche in altri contesti territoriali è possibile:
1) sviluppare il volontariato fra i pensionati Insegnanti
2) individuare risorse/enti di territorio come Biblioteche civiche e/o Direzioni Didattiche e/o Sindacati Pensionati e/o Sindacati Scuola e/o Associazioni di volontariato operanti con minori e/o Parrocchie operanti con minori e/o Associazioni di Migranti
3) realizzare l’intervento in rete con la tipologia di soggetti del precedente punto.
Strumenti per migliorare la qualità e misurare i risultati dell’apprendimento
Il Progetto effettua al termine di ogni periodo formativo (anno scolastico o modulo formativo) un Monitoraggio con strumenti che vengono migliorati ogni anno (Strumenti di monitoraggio).
Sulla base del monitoraggio il Progetto produce ogni anno dei Documenti di analisi-proposte per migliorare la qualità delle attività formative che, dopo condivisione con i Partner di rete, danno luogo a innovazioni nel successivo periodo formativo.
Il Progetto ha prodotto e innova ogni anno strumenti per la programmazione degli Insegnanti, e strumenti per misurare i risultati dell’apprendimento (Test specifici per Italiano come L2 – Test specifici per gli anziani che si avvicinano all’informatica)
Resp. Progetto: Gino Crestini –SPI CGIL - Via C. Pedrotti 5 – 10152 Torino
Tel. 011/2442.495 fax. 011/2442.450 email: tospi@cgiltorino.
Giovanna Cuminatto - Coordinamento Generale Torino e Provincia Progetto “Se non sai non sei”
cell. 335 5457219 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Carlo Givone – Coordinamento Laboratori di Informatica per Anziani Torino e Provincia (tranne lega 8)
cell. 331 1077788 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Nicoletta Giorda - Coordinamento Zone
Lega: Lega 8 per i laboratori di informatica per anziani
cell. 348 9259828 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Visita il nostro sito :www.senonsainonsei.org
Siti amici :www.spipiemonte.org
www.ausertorino.it
PREMESSA
Lo SPI-CGIL (Sindacato Pensionati) insieme alla FLC-CGIL (Fed. Lav. della Conoscenza) e all’AUSER Torino (Ass. di volontariato fondata da Spi e Cgil), nel 2006 si è posto il problema di non disperdere le competenze acquisite dagli Insegnanti al momento del pensionamento, soprattutto in una fase di uscite numerose di questi soggetti dai posti di lavoro per la quiescenza.
Questa nostra scelta veniva messa in atto, mentre si registravano forti bisogni di crescita di conoscenze dei vecchi e dei nuovi cittadini, bisogni in continuo ampliamento e con il verificarsi di numerosi casi di deprivazione sociale, economica e di competenze.
Undici annidi sperimentazione del Progetto “Se non sai non sei” hanno visto crescere il numero degli Insegnanti coinvolti e la loro soddisfazione, così come l’allargamento dell’utenza, la sua diversificazione e il gradimento per i Laboratori avviati.
La conoscenza del Progetto ha indotto istituzioni comunali e scolastiche a fare richieste di ulteriori ampliamenti delle zone in cui il Progetto è attivo. Nato con 25 Insegnanti pensionativolontari per 106 utenti,il Progetto nell’anno scolastico 2016-2017, grazie all'impegno di 151 Insegnanti pensionati volontari, ha raggiunto un totale di1.105 utenti,realizzando 13 Laboratori di Italiano per Stranieri, 32 Laboratori di Sostegno Scolastico a ragazze/i e 4a detenuti e 1 a agenti carcerari, 57 Laboratori di Informatica per anziani.
Per continuare a sviluppare l’intervento, mantenendolo sostenibile economicamente, riteniamo necessario ottenere il sostegno, anche economico, da parte di tutte le strutture e istituzioni che si occupano di sviluppo culturale e sociale dei cittadini.
Diamo conto di quanto già avviato e delle prospettive future e riteniamoche il progetto “Se non sai, non sei” possa essere annoverato tra le buone pratiche da mettere in valore.
IL CONTESTO IN TORINO E PROVINCIA
Il valore delle competenze formative degli Insegnanti in pensione volontari senior
Un’intera vita dedicata all’insegnamento è un valore che non si appanna nel momento in cui si va in pensione. E’ un bagaglio che si è continuamente arricchito nel corso della propria vita professionale attiva e che ognuno ha dentro di sé e che il Progetto può attivare a favore di:
Nuovi bisogni sul territorio
Sono sempre più numerosi sul territorio i soggetti con bisogni formativi e desiderio di apprendimento che, per vari motivi, non possono trovare immediata risposta nelle istituzioni preposte alla formazione (donne, uomini, adolescenti bambini migranti con gap linguistici; bambini o adolescenti italiani con difficoltà scolastiche; anziani italiani privi di conoscenze informatiche a confronto con una progressiva informatizzazione di procedure).
OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO
E’ un’offerta di Spi e Auser ad un ceto sociale (gli Insegnanti in pensione) ricco di competenze maturate in un’intera vita dedicata all’insegnamento, a cui viene offerta la possibilità di essere attivi come volontari nel territorio per promuovere l’incontro volontario tra il “valore di competenze formative” e i “bisogni formativi” (soggetti utenti-discenti con bisogni formativi di fasce deboli), creando per tutti più inserimento sociale, più cittadinanza e un vero dialogo interculturale.
Gli obiettivi per gli INSEGNANTI IN PENSIONE VOLONTARI SENIOR
1.
Sentirsi utili e valorizzati con un impegno a misura delle proprie esigenze
Tre ore alla settimana, da vivere facendo esperienze di docenza in modo del tutto nuovo in un rapporto uno a uno o con piccoli gruppi. Accompagnare un/una migrante, un bambino, un adolescente, un anziano verso l’emancipazione che deriva dal “sapere”. In un contesto “valorizzante” (il Progetto), “organizzato” (l’associazione che già svolge attività sul territorio).
2.
Nel proprio territorio di residenza
Il Progetto è strutturato per “Quartieri” o “Comuni”. Questo evita lunghi spostamenti e favorisce un radicamento nel proprio territorio di residenza. Un investimento di tempo, dedicato a conoscere il territorio, le sue reti associative e i suoi abitanti nativi o migranti, che aumenta il “senso di sicurezza”, consente di entrare in reti socializzanti e/o solidaristiche che sono sempre più preziose e sviluppa in modo positivo il dialogo tra diverse culture.
Gli obiettivi per i SOGGETTI UTENTI-DISCENTI
L’analisi dei bisogni dei soggetti utenti-discenti ha dato origine ai seguenti gruppi di attività:
1) Laboratori di Italiano per Giovani e Adulti migranti (donne e uomini)
Consentono a questi soggetti di intraprendere un percorso di perfezionamento della lingua italiana di base necessaria per la loro vita quotidiana (il mercato, gli uffici pubblici, lo scambio di comunicazioni con gli insegnanti dei figli, la ricerca del lavoro) e per migliorare lo scambio interculturale.
Si tratta di soggetti a rischio di esclusione sociale e povertà derivante dalla mancanza di reddito e lavoro cui i Laboratori di Italiano sono offerti gratuitamente come strumento di integrazione, socializzazione, acquisizione di competenza linguistica che migliora l’accesso a opportunità formative professionalizzanti e al lavoro, crea pari opportunità per le donne migranti.
2) Laboratori di Sostegno scolastico per Minori italiani e migranti
Consentono a questi soggetti che frequentano i vari gradi di Scuola Pubblica di ricevere sostegno per accelerare il loro perfezionamento della Lingua Italiana e la loro riuscita scolastica, oltre che sviluppare fin da subito uno scambio più intenso con le nuove culture.
3) Laboratori di Informatica di base per Anziani/e
Consentono a gruppi di anziani/e di avvicinarsi ad alcune procedure informatiche di base (scrivere una lettera al computer, mandare e ricevere un messaggio e-mail, consultare siti circoscrizionali, comunali, provinciali o regionali per la ricerca dei servizi on line a loro destinati), ma anche di cimentarsi con le nuove tecnologie. Da un paio di anni sono organizzati in zona Lingotto corsi di smartphone e nell’anno 2016-2017 sono stati allargati ad altre zone di Torino e Provincia (Nichelino). Questi corsi sono molto richiesti e gli utenti li frequentano con costanza,. La flessione di utenti dei laboratori di informatica fra l’anno 2015-2016 (n. 749) e l’anno 2016-2017 (n. 645) è dovuto anche al cambio di tipologia di laboratorio. I laboratori di smartphone devono avere un numero di utenti più basso (massimo 5 o 6) per dare modo a ognuno di utilizzare il proprio smartphone e di essere adeguatamente seguito dal docente.
In presenza del fenomeno, positivo in sé, di una crescente informatizzazione di servizi pubblici e privati, gli anziani e le anziane sono a rischio di isolamento sociale o con scarse opportunità di partecipazione. I Laboratori di Informatica organizzati dal Progetto sono loro offerti gratuitamente come strumento di socializzazione e acquisizione di competenze informatiche per l’accesso alle informazioni e ai servizi on line di enti pensionistici, sanitari, Circoscrizioni, Comuni, Province, orari di mezzi di trasporto, ecc. nonché possibilità di comunicare con figli o parenti lontani.
4) Laboratori di Sostegno scolastico a Carcerati
Per Medie Superiori: consentono a un gruppo di carcerati del Carcere Vallette (Torino) iscritti come privatisti a Istituti Professionali pubblici di avere sostegno scolastico per affrontare a fine anno scolastico gli esami in carcere per il passaggio alla classe successiva o per il Diploma di Scuola Media Superiore. Nell’anno 2016-2017 è stata attivata anche una classe di III-IV con indirizzo sociosanitario/sottoindirizzo Criminologico relazionale per gli agenti carcerari a cui hanno partecipato circa 30 agenti.
Per albatetizzazione italiana a stranieri: consentono a detenuti stranieri/e in detenzione temporanea di apprendere la lingua italiana.
5) Pre-test di Italiano A2 per immigrati richiedenti la carta di soggiorno CE.
Questa attività èiniziata a ottobre 2011 in collaborazione con l'Ufficio Immigrazione della Cgil. Agli immigrati che richiedono la carta di soggiorno CE e che devono sostenere il test A2 di italiano è stata offerta la possibilità di effettuare un pre-test di livello A2 e di essere poi sostenuti con lezioni individuali da 2 insegnanti per superare il test A2 di italiano al CTP.
6) “La Scuola dei Compiti” – Progetto del Comune di Torino
Un progetto del Comune di Torino (Assessorato alle Politiche Educative) contro la dispersione scolastica che è giunto al quarto anno di attività e ha coinvolto 40 Istituti Scolastici distribuiti nei 10 quartieri di Torino (25 Scuole Secondarie di I grado e 15 Scuole Secondarie di II grado). Auser-Spi hanno collaborato nella fase unica del Progetto da gennaio a maggio 2017 che comprendeva 13 lezioni di recupero (nel 2015-2016 le fasi erano state due: una in autunno-inverno e una in primavera con 18 lezioni) in 10 Scuole Superiori e 17 Medie Inferiori con 18 Insegnanti del Progetto “Se non sai non sei” supportando in 127 corsi di recupero glistudenti universitari Tutor che hanno fornito sostegno scolastico, in altrettanti gruppi, a circa 1.200 studenti di Sc. Medie Inferiori e Superiori con funzioni integrative in ordine all’apprendimento di un efficace metodo di studio e agli aspetti relazionali dell’insegnamento.
Metodologie innovative
Metodologia A
Il Progetto intende sviluppare il volontariato fra gli Insegnanti pensionati (Volontari Senior) per Attività formative GRATUITE
Verso i Volontari Insegnanti in pensione il Progetto prevede delle specifiche tipologie di reclutamento-adesione e una specifica formazione dei volontari (Corso annuale di formazione per l’Insegnamento dell’Italiano a stranieri L2 tenuto da una docente formatrice glottodidattica di insegnanti di L2 che collabora con l’Università di Siena per i corsi Ditals).
Metodologia B
Il Progetto è realizzato IN RETE con enti/risorse già esistenti sul territorio, che sono Partner di rete, come ad esempio:
B1 -Biblioteche civiche che mettono a disposizione salette per i Laboratori di Italiano per adulti stranieri e/o sale dotate di postazioni informatiche in rete per i Laboratori di Informatica per anziani organizzati dal Progetto e pubblicizzano i Laboratori del Progetto sui loro abituali strumenti di comunicazione verso i cittadini. Le ricadute positive e sinergiche sono: maggior afflusso di utenti-discenti alle attività formative di Progetto, più ampio utilizzo dell’investimento fatto dai Comuni nelle Biblioteche civiche, avvicinamento di migranti e anziani (donne e uomini) ai servizi e alle opportunità istituzionalmente offerte dalle Biblioteche civiche.
B2 - Direzioni Didattiche che mettono a disposizione una aula per alcune ore la settimana e pubblicizzano fra le madri migranti degli scolari i Laboratori di Italiano per donne migranti del Progetto. Le ricadute positive e sinergiche sono: maggior afflusso di madri migranti-discenti alle attività formative del Progetto, miglioramento delle relazioni scuola-famiglia immigrata grazie all’apprendimento dell’Italiano da parte delle mamme migranti.
B3 - Sedi decentrate di Spi Provinciale Torino (denominate Leghe) - strutture diffuse e capillari sul territorio (una in ogni Circoscrizione-Quartiere di Torino e una in ogni Comune della Provincia di Torino).
Ogni Lega ha un responsabile + uno sportello immigrati + alcuni volontari pensionati che pubblicizzano i Laboratori di Informatica di base fra gli anziani del loro territorio e i Laboratori di Italiano fra gli utenti del loro sportello immigrati. In qualche caso sono anche in grado di mettere a disposizione i locali attrezzati per i Laboratori del Progetto o comunque una sede in cui gli Insegnanti volontari si ritrovano per organizzare l’intervento del Progetto sul territorio specifico. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di utenti-discenti migranti e anziani alle attività formative del Progetto, più ampio utilizzo delle sedi/strutture, avvicinamento di nuovi anziani ai servizi di consulenza pensionistica, fiscale, sociale offerti dalle Leghe, avvicinamento di nuovi migranti ai servizi di consulenza offerti dalle Leghe ai migranti.
B4 - Sindacati Scuola (come FLC Provinciale Torino) che pubblicizzano il Progetto tra gli Insegnanti loro iscritti in procinto di andare in pensione e trasmettono al Progetto le adesioni di nuovi Insegnanti pensionati volontari.
B5 - Associazioni di volontariato (come Asai Torino) operanti per i minori italiani e stranieri (e le loro famiglie) con attività educative, ricreative, sportive, di sostegno scolastico che offrono un ambito organizzato (locali, reclutamento di minori italiani e stranieri con difficoltà scolastiche) per i Laboratori di sostegno scolastico a minori organizzati dal Progetto e un ambito organizzato (locali, reclutamento di adulti stranieri) per i Laboratori di Italiano per adulti stranieri organizzati dal Progetto. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di destinatari migranti-discenti alle attività del Progetto, volontari Senior qualificati (Insegnanti in pensione del Progetto) per le attività delle Associazioni.
B 6 – Parrocchie cattoliche (come a Pinerolo) operanti per i minori italiani e stranieri con attività educative, ricreative, sportive, di sostegno scolastico che offrono un ambito organizzato (locali, reclutamento di minori italiani e stranieri con difficoltà scolastiche) per i Laboratori di sostegno scolastico organizzati dal Progetto. Ricadute positive e sinergiche: maggior afflusso di minori alle attività del Progetto, volontari Senior qualificati (Insegnanti in pensione del Progetto) per le attività di sostegno scolastico delle Parrocchie.
B7 - Associazioni di Migranti(come AST – Associazione Senegalesi Torino) che pubblicizzano il Progetto fra i migranti loro associati reclutando migranti-discenti ai Laboratori di Italiano organizzati dal Progetto.
Metodologia C
Il Progetto è strutturato per Quartieri/Comuni.
Si è scelto che le Attività di progetto rivolte agli utenti-discenti non fossero concentrate nella sede SPI CGIL di Torino ma fossero decentrate nel modo più capillare possibile sui territori di riferimento (Circoscrizioni-Quartieri per il Torino – piccoli Comuni per la Provincia).
Le Attività si svolgono quindi nel Quartiere o Comune in cui abitano sia i Volontari sia gli utenti-discenti con le seguenti ricadute positive:
- le sedi delle Attività possono quasi sempre essere raggiunte a piedi o con qualche fermata di mezzi pubblici e ciò agevola l’adesione al Progetto sia dei Volontari, sia degli utenti-discenti
- abitando nella stessa porzione di territorio è fortemente probabile che gli Insegnanti Volontari Italiani e gli utenti-discenti migranti o anziani che si sono conosciuti nell’ambito delle attività formative del Progetto (nei Laboratori) si incontrino poi nei negozi in cui vanno a fare la spesa, per la strada, all’ufficio postale, al mercato, al bar, consolidando una relazione di fiducia che si è creata durante l’attività di Progetto, moltiplicando occasioni di interscambio (saluti o brevi conversazioni) che avvengono in luoghi pubblici sotto lo sguardo della comunità residente con un ulteriore effetto moltiplicatore di fiducia e con l’effetto di espandere il raggiungimento dell’obiettivo di creare e consolidare legami sociali e inter-culturali all’interno di quartieri urbani o aree extraurbane o a rischio di disgregazione.
Le suddette METODOLOGIE sono PILOTA (PROTOTIPALI) e SPERIMENTALIpoiché anche in altri contesti territoriali è possibile:
1) sviluppare il volontariato fra i pensionati Insegnanti
2) individuare risorse/enti di territorio come Biblioteche civiche e/o Direzioni Didattiche e/o Sindacati Pensionati e/o Sindacati Scuola e/o Associazioni di volontariato operanti con minori e/o Parrocchie operanti con minori e/o Associazioni di Migranti
3) realizzare l’intervento in rete con la tipologia di soggetti del precedente punto.
Strumenti per migliorare la qualità e misurare i risultati dell’apprendimento
Il Progetto effettua al termine di ogni periodo formativo (anno scolastico o modulo formativo) un Monitoraggio con strumenti che vengono migliorati ogni anno (Strumenti di monitoraggio).
Sulla base del monitoraggio il Progetto produce ogni anno dei Documenti di analisi-proposte per migliorare la qualità delle attività formative che, dopo condivisione con i Partner di rete, danno luogo a innovazioni nel successivo periodo formativo.
Il Progetto ha prodotto e innova ogni anno strumenti per la programmazione degli Insegnanti, e strumenti per misurare i risultati dell’apprendimento (Test specifici per Italiano come L2 – Test specifici per gli anziani che si avvicinano all’informatica)